Post del venerdì.

Rieccomi qua. Un po' raffreddata, ma son qui. :)

E quindi avete osservato l'eclissi solare di cui tutti parlavano?

Io non ci sono riuscita; non disponevo dell'attrezzatura necessaria e sicuramente non era il caso di osservarla senza.

Ad ogni modo ho visto alcune fotografie che sono state fatte da dei mie conoscenti e devo dire che sono davvero bellissime!

Voi avete avuto modo di osservare l'eclissi? :)

Tuttavia oggi volevo anche parlarvi del libro nominato la volta scorsa, ovvero, Wintergirls, così leggere da bucare le nuvole di Laurie Halse Anderson.

Da dove potrei iniziare?

Inizio col dire che mi si è insinuato nel cuore e si è esteso dentro di me lentamente, come un fiore che a poco a poco sta per sbocciare.

Incontrare e conoscere le ragazze d'inverno è stata un'esperienza vissuta a pieno, pagina dopo pagina, visione dopo visione, scelta dopo scelta, pianto dopo pianto.

La scrittura è coinvolgente, lo stile è quello familiare, chiaro e diretto di una diciottenne - immerso però nelle curate, calzanti e bellissime metafore che solitamente la affiancano - nel contempo vere e lontane.

Uno stile, direi, quasi poetico e surreale ma che fronteggia la realtà concreta del contesto.

Una ragazza che ha scelto ed un'altra che fatica ancora a farsi aiutare.

 I loro destini sono intrecciati, ma non uguali. 

Un romanzo che mi ha tenuto compagnia durante i pomeriggi stanchi post-studio, durante le giornate solitarie e quelle dove la pioggia e il vento dominavano.

Mi fatta emozionare, crescere e capire.

Ho avuto i miei tempi, mi sono avvicinata piano a questo romanzo, a questa storia e alle due protagoniste. Alla fine l'ho terminato velocemente, impaziente di sapere come finiva.

Pochi libri mi hanno suscitato l'effetto che "Wintergirls" ha avuto su di me, dunque non posso far altro che consigliarlo.